La misura “Sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI – FER” apre alle piccole e medie imprese importanti novità in materia ecologica. Sono infatti previsti contributi a fondo perduto per progetti di investimento destinati alla produzione autonoma di energia elettrica.
Tale iniziativa pone al centro impianti solari fotovoltaici e minieolici, finalizzati all’autoconsumo immediato, nonché sistemi di accumulo “dietro il contatore” per l’utilizzo differito dell’energia prodotta. Il bando ha lo scopo di promuovere la transizione energetica e di ridurre conseguentemente i costi energetici per le imprese.
L’incentivo è destinato a tutte le Piccole e Medie Imprese italiane, con esclusione di quelle operanti nel settore carbonifero e nella produzione primaria di prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura.
Le imprese devono altresì garantire i principi di sostenibilità, ai sensi dell‘articolo 17 del regolamento (UE) n. 852/2020, trovarsi in regime di contabilità ordinaria ed essere in regola in relazione agli obblighi contributivi.
L’incentivo può interessare da vicino imprese che hanno un consumo energetico significativo (aziende manifatturiere, officine meccaniche ecc.), che hanno capannoni industriali, tetti o aree esterne dove installare impianti fotovoltaici o minieolici, o che cercano agevolazioni per ridurre l’onere degli investimenti energetici. Ottenere tale incentivo è importante per tutte quelle imprese orientate alla responsabilità sociale d’impresa (ESG), che puntano a ottenere o valorizzare certificazioni ambientali (es. ISO 14001).
La misura prevede uno stanziamento complessivo di 320 milioni di euro, di cui:
- il 40% riservato alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
- un altro 40% riservato alle micro e piccole imprese.
Le agevolazioni saranno concesse secondo una graduatoria, definita in base ai seguenti criteri:
- capacità addizionale di produzione di energia da fonti rinnovabili;
- sostenibilità economica dell’investimento;
- possesso di pertinenti certificazioni ambientali di processo.
I contributi saranno assegnati ai programmi di investimento con spese ammissibili comprese tra 30.000 euro e 1.000.000 di euro, nella misura massima del:
- 30% per le medie imprese
- 40% per le micro e piccole imprese
- 30% per l’eventuale componente aggiuntiva di stoccaggio di energia elettrica dell’investimento.
- 50% per la diagnosi energetica ex-ante necessaria alla pianificazione degli interventi previsti dal decreto.
Le agevolazioni vengono erogate in massimo due fasi (o in un’unica soluzione a fine progetto) sulla base di richieste documentate del beneficiario.
La prima quota può includere fatture non ancora pagate, purché riferite a beni acquistati direttamente dal soggetto beneficiario, corrispondenti ad almeno il 20% dell’investimento ammesso alle agevolazioni. L’erogazione del saldo, ovvero dell’erogazione del contributo in un’unica quota, può essere richiesta dal soggetto beneficiario entro 60 giorni dalla data di ultimazione del programma di investimento.
Per accedere alla compilazione della domanda è necessario cliccare sulla voce “area riservata” presente nel menu principale del sito www.invitalia.it, essere in possesso di un’identità digitale (SPID, CNS, CIE) , disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC). La domanda è possibile compilarla entro e non oltre le ore 12.00 del 17 giugno 2025. Per maggiori informazioni, si consiglia di consultare la guida completa per la presentazione della domanda.